La seconda Chiesa: 1602

Pari alle grazie ricevute erano ancora i doni e le offerte che, aumentando sempre più ed in modo eccezionale, il Municipio stes­so pensò mettersi a capo per l'edificazione di una nuova e più vasta Chiesa. Ed infatti vediamo che il medesimo con delibera 13 Ottobre 1602 "ordina a tutti quelli che hanno bestie da some di trasportare la pietra in detto luogo".

Preparata in brevissimo tempo la maggior parte del materiale, si volle subito por mano alla costruzione e quindi alla posa della prima pietra, e se ne chiese licenza al Vescovo Diocesano.

Governava allora da poco tempo questa nostra Diocesi il santo Vescovo Antaldo degli Antaldi (1601-1625), nobile Urbinate, e questi non solo ben di cuore diede il suo consenso, ma per fare cosa grata ai Belvederesi e specialmente al suo concittadino Mons. Giov. Battista Genga, allora Parroco del luogo, che istantemente lo pregava, volle onorare di sua presenza il Paese e compiere egli stesso la sacra cerimonia; e per rendere poi la festa più solenne fu invitato ed intervenne anche il Vescovo di Jesi Mons. Marco Agrippa Dandino.

La mattina infatti dell'11 Novembre 1602, accolti con santo entusiasmo da una immensa moltitudine di cittadini e di forestieri, arrivarono gli Eccellentissimi Vescovi ed, attorniati da numeroso clero e distinti personaggi, si compì per mano del Vescovo della Diocesi la sacra e commovente cerimonia che venne poi descritta da un testimone oculare il Sig. Ludovico Santini Cancelliere Vescovile nell'Istromento di fondazione di detta Chiesa. (Questo documento in latino si conserva nell'Archivio Comunale; il Feltrini nel suo volumetto "Il Santuario della Madonna del Sole" lo riporta tradotto a pp. 29-33). V. appendice n. 2.

Fabbricata la nuova Chiesa, la devozione verso la benedetta Immagine andò sempre aumentando tanto che il Comune in seduta consigliare del 12 Novembre 1606 stabilì "di andare ogni anno colla luminaria alla Madonna SS.ma della Valle il giorno di S. Bonifacio 14 Maggio, e, coll'approvazione del Vescovo dichiarò detto giorno festivo di precetto da osservarsi da tutti gli abitanti del territorio". Il che si osservò anche per parecchio tempo in avvenire.

 

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